Secondo l’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) in Italia ci sono 2.439.252 genitori single che vivono con i figli e di questi meno del 2% è un una famiglia monoparentale composta da un padre single con la sua prole.

padre single

Padre single moderno

Anche se sulla carta, analizzando i dati, il cambiamento avvenuto alla legge sull'affido del 2006 sembra aver portato i frutti sperati a chi per questo si è battuto per questo come un leone, ed oggi nel 89,4% l’affidamento della prole è di tipo congiunto (contro il potere esclusivo che deteneva  la madre fino al 2005 quando nel 80% dei casi e oltre i figli erano a lei affidati in via esclusiva  sia in caso di separazione sia in caso di divorzio),  molto c’è ancora da fare e il grido disperato di molti padri sembra confermarlo.

Tanti si ricorderanno della manifestazione dei  “Padri senza diritti” a Roma, dove un corteo di papà separati e divorziati marciò nel 2006 nella capitale in mutande, manifestando la loro piena disapprovazione per quello che stava succedendo.

È anche grazie a loro che la legge sull'affido fu, di fatto,  modificata ed è sempre grazie anche a loro che un padre single oggi può godersi di più il proprio figlio.

Padri single un problema sociale sentito

Del resto, se quello di padre single non fosse un problema sociale sentito, non troveremmo in Italia tante associazioni come “ASSOCIAZIONE PADRI SEPARATI D’ITALIA” con basi operative in molte città (per info associazione@padri.it) per il sostegno di questa figura.

È di maggio 2017, la sentenza della cassazione (N. 11504-2017), che pone il principio per il quale il diritto all'assegno divorzile trova il suo unico presupposto nella mancanza di autosufficienza economica, eliminando il parametro del tenore di vita, in base al quale è sempre stato gioco facile imporre un assegno, anche minimo, all’ex marito.

Tuttavia molti padri single sono ancora letteralmente “in mezzo ad una strada” e i dormitori e le mense della CARITAS lo dimostrano pienamente in quanto, frequentati ancora oggi, da “ex-mariti” con uno stipendio medio che devono passare obbligatoriamente l’assegno di mantenimento all’ex-moglie e vivono in condizioni economiche assurde.

Potrebbe sembrare facile demagogia ma basta guardarsi intorno per comprendere che è tutto vero e quanto, di fatto, le leggi punissero l’uomo favorendo la donna.

La guerra dei roses moderna

Come anche molto spesso le cronache ci rendono edotti puntualmente dei casi in cui le ex-mogli negano i figli ai loro padri, nonostante i tribunali abbiano indicato il contrario.

Negli anni, ricordiamolo, anche personaggi famosi come Tiberio Timperi ci hanno messo la faccia battendosi per questa causa e denunciando pubblicamente come sia di fatto sia stato semplice e possibile per la  sua ex-coniuge negargli sostanzialmente il diritto di essere padre per i propri figli.

Di questa storia Timperi ne ha fatto un bellissimo libro ““Nei tuoi occhi di bambino” che consiglio a tutti i padri che stanno vivendo una situazioni simile di leggere.

Ciò che un padre single vuole...

Un padre single vuole (e non è obbligato) vivere al meglio il proprio tempo con i figli e desidera, spesso, recuperare il rapporto con loro in maniera dignitosa.

Quasi mai una separazione o un divorzio iniziano il loro decorso, proseguono e si consumano in modo sereno.

Spesso molte energie da parte di entrambi i genitori sono dedicate a far valere “i propri diritti” a discapito del figlio, della figlia o dei figli che subiscono tutto questo spesso in silenzio.

La crisi avvenuta nella coppia genitoriale è arrivata sostanzialmente all'epilogo quando un genitore si definisce single quindi è giunto finalmente il momento per l’uomo di ritornare a fare il papà a tempo pieno.

È, dunque, d’obbligo ridefinire la sua posizione in quanto, nei giorni in cui ha in affidamento la propria prole, non potrà più contare sull'aiuto delle madre.

Ed è di questi giorni che il padre single deve approfittare senza cadere negli errori comuni che tutti i padri single hanno commesso prima di lui.

Errori comuni dei padri single da non commettere mai!

Il mammo

La tendenza comune è, infatti, quella di diventare un “mammo” a tutti gli effetti, specie se si è “padri single a tempo pieno” o da poco.

Le figure nella coppia genitoriale sono sempre ben definite e se non si vuole creare ulteriore confusione nei propri figli questo va assolutamente evitato.

I ruoli nella coppia restano,  è vanno assolutamente rispettati. Ne la madre single ne il padre single deve invadere il campo dell’altro.

L'eternamente incazzato

Un altro errore molto comune da parte di un padre single è quello utilizzare i propri figli come valvola di sfogo.

Tuo figlio non ha assolutamente nessuna colpa per quello che è successo con sua madre, quindi, evita di immischiarlo in cose che non gli competono.

Il pettegolo

Evita di parlare male di sua madre, magari per ripicca o per “tirarlo dalla tua parte”.

Lui/Lei vuole e desidera un rapporto sereno da padre a figlio/a.

Il cercatore di ambasciatori

Mai, assolutamente, usare tuo figlio/a come un tramite tra te e la tua ex.

Hai da dirle qualcosa?

Fallo tu e non mettere in mezzo tuo figlio.

L'amicone

Altro errore grossolano è quello di perdere la tua autorità come genitore/padre diventando il suo migliore amico.

Indipendentemente dall'età di tuo figlio la tua figura ricopre e ricoprirà per lui/lei un ruolo fondamentale nella sua vita.

Ma un padre che ruolo dovrebbe ricoprire?

Se hai una figlia ti sarai ben reso conto di quanto, fin dalla sua tenera età (la  psicologia conferma intorno ai 16 mesi), fosse gelosa della madre e di quanto fosse “innamorata” di te.

Se hai un figlio avrai ben compreso quanto tu sia importante per lui come esempio da seguire nella sua vita.

Un padre single è pur sempre un padre ed è fondamentale per la crescita psicologia dei figli che non devono mai avvertire la sua figura genitoriale come mero supporto al ruolo della madre.

La figura del padre single è indispensabile per la corretta formazione educativa dei propri figli.

È al papà che è affidata l’educazione psico-motoria.

È il papà che dovrebbe occuparsi di insegnare ai propri figli ad andare in bicicletta, nuotare, tirare tiri al pallone ecc.

È il papà che i figli vedono come un super-eroe quando compi “miracoli” con la super potenza.

Per questo motivo un padre single, proprio come un padre nella coppia, deve restare quella figura corretta, rispettosa e soprattutto presente nella loro vita.

Un padre single deve accompagnare il proprio figlio nella scoperta del nuovo mondo aiutandolo a superare paure ed ansie.

Deve essere per lui un punto di riferimento e il rapporto conflittuale con la madre, qualora ci fosse,, non deve e non può intaccare minimamente questo.

Oggi più che mai un figlio ha bisogno del padre per parlare.

L’epoca degli uomini duri, tutto d’un pezzo, delle figure autoritarie da temere a prescindere, per i padri, è passata da tempo.

Impara a parlare con tuo figlio, specie se è un adolescente, ed impara a rispondere alle sue domande, anche se sono imbarazzanti.

Resta però suo padre, non un amico, è quello che vuole ed è quello che maggiormente desidera.

A presto, vuoi condividere la tua opinione in merito?

Lascia un commento!

 

Si può parlare di Single pur parlando di “famiglia”?

single-famiglie-unipersonali

Secondo l’I.S.TA.T., ente pubblico di ricerca, (Istituto nazionale di statistica) sì e le famiglie sono sempre più "single".

Le famiglie  unipersonali

Si chiamano “famiglie  unipersonali”  e rappresenta uno dei fenomeni maggiormente  in crescita negli ultimi 40 anni.

Ne fanno parte tutti quei single che, per diversi motivi, non vivono nel nucleo famigliare.

Single e le famiglie unipersonali: diverse sfaccettature della stessa medaglia

Dietro i termini  single e famiglie unipersonali c’è un mondo com'è facile immaginare.

Si può passare facilmente dall'anziano che ha perso il coniuge con cui ha vissuto per una vita intera ed ha  figli cresciuti  ormai lontani da casa, a giovani e giovanissimi alla ricerca di una propria indipendenza ed autonomia che iniziano a muove i primissimi passi nel mondo che li circonda.

Sono sempre di più le famiglie composte da una sola persona.

Parlando di numeri, basta guardarsi intorno per comprendere che il dato seguente è abbastanza scontato: 1 famiglia su 3 è una famiglia unipersonale!

L’Italia sta diventando sempre più un popolo di anziani.

Ci sono diversi siti come Italia.org dove è semplice controllare dati statici a livello nazionale in tempo reale.

Quello che appare molto evidente è che il numero di nascite rispetto al numero di decessi è sempre inferiore.

Se si incrociano questi dati con una vita media per ogni individuo che inevitabilmente diventa più lunga, è facile comprendere come la maggior parte di questa famiglie unipersonali sia composta da anziani (spesso donne in quanto vivono più a lungo degli uomini e sono più autosufficienti), in pensione, che decidono di restare da soli.

Verrebbe da chiedersi se si tratta, quindi, di solo pensionati.

Certo che no!  Nella casistica delle famiglie unipersonali rientrano di diritto tantissimi single.

Le famiglie composte da una sola persona, infatti, variano tra:

L’I.S.T.A.T. annovero nella famiglia unipersonale, naturalmente, anche gli stranieri su territorio italiano che, inizialmente, vivono da soli.

Le Donne e gli Uomini

In un momento storico dove le donne hanno assunto una nuova identità femminile non più legata necessariamente agli aspetti sociali classici di  mamme e/o mogli, è facile imbattersi, specie nelle grandi città, in “eve” indipendenti da tutti i punti di vista.

Ciò è reso possibile da quando alla donna è stata finalmente concessa l’indipendenza economica con l’ingresso nel mondo del lavoro, oltre, naturalmente, all’accettazione della figura della “zitella” (termine dispregiativo che finalmente sta sparendo dal nostro vocabolario).

Sono sempre di più le “nubili” che non hanno voglia di impegnarsi in relazioni serie e che rappresentano una larghissima fetta percentuale delle donne nelle famiglie unipersonali (circa un terzo).

È facile spiegare, con questo, perché molti statici italiani affermano che

“a metà delle donne che appartengono alla generazione del millennio non si sposerà nel corso della sua vita”. 

Com'è altrettanto semplice scattare una fotografica che immortali il popolo Italiano sopra i 30 anni.

Su un campione di 43.205 persone troviamo:

che rispecchia quanto precedentemente detto (1 famiglia su 3 è composta da famiglie unipersonali 34%  contro 66% se si sommano tra loro gli status diversi dai coniugati).

Se poi consideriamo che tra le famiglie non unipersonali l’I.ST.A.T. ha giustamente considerato anche, ad esempio, quei nuclei famigliari composti da un genitore (magari separato ma non ancora divorziato) ed un figlio, ecco che il numero di Single nel nostro paese cresce vertiginosamente.

Di contro è d’obbligo sottolineare che non tutte le famiglie unipersonali sono composte da Singles in quanto, pur non essendo “istituzionalmente” e “legalmente” impegnati, possono avere delle relazioni sentimentali anche stabili.

La popolazione dei Single in Italia cresce e sta cambiando, da protagonista,  la società nella quale viviamo.

Single, stay tuned, stiamo parlando di te!

Lascia un commento, è la tua opinione che ci interessa!

In una nazione come l’Italia stiamo da tempo assistendo all'aumento di persone che  vivono da sole, lontano dal nucleo famigliare di origine per scelta o perché la vita li ha costretti in questa situazione (single di ritorno).

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I single oggi

Negli ultimi 10 anni questo fenomeno sociale è cresciuto del  46% e i single in Italia sono quasi 9 milioni.

In questi numeri mastodontici troviamo sia single che single di ritorno.

È single chi per scelta decide di non avere una relazione stabile e duratura nel tempo per vari motivi.

Il single di ritorno è la persona che ritorna single dopo aver avuto una relazione stabile come:

oltre, naturalmente, a chi ha convissuto per determinati periodi.

I single di ritorno sono una casistica molto vasta, dunque, in cui basta essere un “ex” e non avere una relazione per rientrarvi di diritto.

Crescono i single

L’essere single è un fenomeno in crescita esponenziale nel nostro paese per svariati motivi.

Accanto all'uomo  o alla donna che decidono di restare single perché reputano che una relazione stabile possa essere d’ostacolo al raggiungimento di obiettivi personali  (studio, lavoro come anche passioni varie) c’è infatti una larga percentuale di persone che” vorrei ma non posso”.

In una società italiana sempre più a misura di scapolo, quindi, sono sempre di più le persone che decidono di restare single anteponendo la loro indipendenza al cuore.

Certo, da sempre sosteniamo che i termini Single e Single di Ritorno possono essere fuorvianti ed interpretati male.

Single non significa necessariamente “persona da sola” in tutti i sensi!

Un single, anzi, oggi più di ieri,  può tranquillamente  avere una vita in cui le relazioni sia sociali sia sessuali sono molto intense e numerose, e questo, senza il minimo distinguo tra sesso, condizione sociale, ecc. ecc.

Quando  si immagina un single alla disperata ricerca della sua anima gemella si vede solo una piccola fetta dell’intera torta che compone questo mondo.

Un single può essere una persona felice, che ha libertà di riversare tutto se stesso in ciò che ama senza impedimenti esterni.

Che questo sia il lavoro, la carriera, il volontariato, hobby in generale, non è questo il punto.

Un single è innanzitutto una persona libera che può decidere liberamente come investire il proprio tempo e le sue energie.

La tendenza si inverte...

Il numero di single aumenta non solo in Italia ma in tutto il mondo e questo dato conferma come sempre più persone decidono di vivere da sole.

L’inversione di tendenza a cui stiamo assistendo è ancora più marcata se si osservano meglio i numeri che compongono questo esercito di persone.

Escludendo i vedovi, le persone sole in Italia sono oltre 5 milioni e di queste la maggior parte sono donne.

Sempre più le single donne

Già proprio loro!

Proprio il gentil sesso che da sempre sognava una vita in due.

Proprio le bambine cresciute a pane e coppia che, anni fa, vivano nel terrore di non trovare nessuno .

Proprio quelle donne per le quali restare zitelle significava ricevere un pessimo marchio sociale da cancellare il più presto possibile ad ogni costo.

Le stesse donne che oggi, forti di un’indipendenza conquistata lottando sul campo di battaglia, possono tranquillamente concedersi il lusso di aspettare e nel contempo vivere appieno la propria vita in modo appagante.

Chi sono i single moderni?

Potremmo descrivere il single moderno come una persona

Potremmo descrivere inoltre il single moderno come una persona che preferisce aspettare piuttosto che impelagarsi in relazioni dannose e infruttuose.

Il single moderno sa attendere senza impazienza e frenesia, vive la sua vita con un sano egoismo e guarda da lontano l’ipocrisia e la falsità che contraddistingue molte coppie “a stare insieme per forza”,  sopportandosi ed affrontando vite di compromessi e rinunce.

Non tutti per scelta

Se libertà significa scelta e responsabilità, per essere liberi occorre innanzitutto che ci siano le condizioni indispensabili.

Nello scenario attuale, purtroppo, non tutti le persone sono economicamente indipendenti e, spesso, in questo caso, la condizione di single è più un’imposizione sociale che una scelta di vita.

In Italia aumenta vertiginosamente  il numero di persone che, pur avendo una certa età, sono ancora costrette a vivere con la propria famiglia d’origine a causa di indigenze economiche varie.

Accanto a  chi era uscito di casa e vi ritorna perché ha perso il lavoro, troppi under 35 un lavoro non l’hanno mai trovato e, sostanzialmente, non possono fare una scelta.

Pane, amore e fantasia, due cuori ed una capanna, sono un lontano ricordo.

Oggi sia uomini che donne cercano anche la stabilità economica e, proprio perché le dinamiche sociali sono cambiate e non impongono più la necessità di metter su famiglia per forza, si può attendere che arrivino le condizioni per fare questo passo.

Del resto si fanno sempre meno figli per le stesse ragioni.

Sempre per la stessa ragione, aumentano il numero di coppie che decidono di vivere sotto lo stesso tetto se pur “scoppiate”.

 E non è meglio aspettare la persona giusta che vivere in queste condizioni?

Molti single sono persone sole per necessità e non perché vogliono effettivamente esserlo.

In un Italia, dove anche il corteggiamento ha il suo costo 🙂 , non tutti possono permetterselo oggigiorno!

Servirebbero sicuramente “stipendi più normali”.

Nell'attesa, ragazzi e ragazze, uomini e donne, si consolano al grido di

“Meglio soli che male accompagnati”

come diceva mia nonna, e vivono il proprio presente.

C’è tanto da discutere, se vuoi parliamone insieme!

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A presto.

 

Gli Speed Date Online

Come accade per gli Speed Date tradizionali, negli Incontri virtuali di Single Italy, viene fissato un appuntamento in cui un single, precedentemente profilato dai nostri esperti, accetta di mettersi in gioco.
Il Single incontrerà virtualmente, in una stanza online sicura e riservata, vari single che matchano con il suo profilo, singolarmente, per un tempo prestabilito (solitamente 15/20 minuti).
Tutti i mach saranno abbinati dai nostri esperti in base alla profilazione, ragion per la quale, sia il single sia i match avranno i giusti abbinamenti.
Al termine degli incontri, sarà il Single che deciderà quale match, tra i tanti, vuole approfondire e noi favoriremo gli incontri con i contatti.

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