Quella dei Padri separati in Italia sta diventando una vera e propria epopea di dimensioni gigantesche.
Accanto a Regioni Italiane come la Lombardia, che finalmente aprono gli occhi e si accorgono di come quello dei padri separati in Italia stia di fatto diventato un vero e proprio problema sociale, anche l’opinione pubblica inizia finalmente a comprendere che così proprio non si può più andare avanti.
È di questi giorni l’intervista di Domenico Fumagalli, rilasciata al Sole24ore, in qualità di responsabile dell’associazione “Papà separati Lombardia”, in cui si conferma che il numero dei padri separati aiutati tramite il Banco Alimentare a fare quantomeno la spesa per mangiare è 350!
Trecentocinquanta uomini messi per strada da ridicole sentenze di Tribunali!
Cresce la povertà con un ritmo impressionante per chi era un genitore felice un tempo ed oggi deve provvedere al mantenimento di ex-mogli, spesso auto-sufficienti, e figli.
Così, il caso, che sempre lo stesso articolo del Sole24ore riporta, di un docente universitario di 45 anni costretto da una sentenza a passare per intero il suo stipendio (di ben 1.800,00 Euro) alla ex-moglie, non desta più stupore ne tanto meno scalpore.
Perché tanti soldi? Qual è la sua colpa per il giudice che ha emesso la sentenza di separazione?
Non aver chiesto di più all'Ente per il quale lavora in base al ruolo che ricopre!
Ancora, come dimenticare il beffardo cartello esposto nel tribunale di Brescia che avvisa agli avvocati dei padri separati che tutte le istanze dove si chiedono cifre al di sotto di 250 Euro per figlio saranno respinte?
Si preferisce che i padri separati in Italia “muoiano di fame” piuttosto che rivedere le leggi in base alla nuova realtà del nostro Bel Paese che subisce ancora le conseguenze nefaste di una crisi economica mai del tutto andata via.
In media, ricordiamolo, ad ogni padre separato, per il Tribunale di Milano oggi, è giusto chiedere 400 Euro per figlio.
Come può questo non prosciugare il conto corrente di chiunque?
Per fortuna, come si diceva, quantomeno la politica cerca di mettere una pezza al maltolto della giustizia con sussidi e “privilegi” per questi padri e genitori.
Essere un padre separato residente in Lombardia, ad esempio, da diritto ad un punteggio per l’assegnazione di case popolari pari a quello delle famiglie sfrattate, nel caso in cui l'ex marito abbia dovuto l'asciare l'alloggio all'ex-moglie per sentenza passata in giudicato.
L’attuale legislazione lombarda, inoltre, ha stanziato ben 14 milioni di euro da destinarsi proprio ai genitori separati che non possono provvedere al mantenimento proprio o dei figli.
È sicuramente un bel passo in avanti ma è possibile che questa Italia sia ancora il Paese dei Balocchi per le ex-mogli?
Quando una coppia scoppia non è responsabilità di entrambi?
Quanto meno per l’assegno divorzile qualcosa si è mosso.
Come stabilito dalla cassazione a maggio del 2017 è stato eliminato il parametro del tenore di vita, in base al quale era semplice imporre un assegno, anche minimo, all'ex marito (Approfondimenti).
Ma dovevano passare tanti anni perché questo accadesse?
Ci sono tantissimi padri separati in Italia rovinati dalle ex-mogli e, tra questi, sia personaggi comuni che V.I.P..
Per questa ragione nessuno di noi potrà mai dire di non conoscerne nessuno e di non aver mai sentito parlare di questa nuova piaga sociale.
Si pensi a quello che sta accadendo a personaggi famosi come Marco Della Noce, per esempio, che in un’intervista a “Il Giorno” dichiara
“Ha azzerato la mia visibilità professionale, le televisioni e le agenzie mi hanno chiuso la porta in faccia e molti colleghi hanno preferito ignorarmi. I giudici mi hanno segato il mio futuro lavorativo. Non potendo lavorare non posso neppure fare fronte alle richieste di mia moglie”….
e continua rivolgendosi alla sua Ex:
“Me l’avevi promesso, mi dicesti: «Ti rovino». Adesso basta, hai raggiunto il tuo obiettivo. Non voglio accusare nessuno, mi piacerebbe però sottolineare che in un momento in cui il papà ha delle difficoltà lavorative mi sarei aspettato che il resto della famiglia gli si fosse stretto intorno. Non è concepibile che si debba mantenere lo stesso tenore di vita mentre il papà cena con caffè e latte”
Già...
“Non è concepibile che si debba mantenere lo stesso tenore di vita mentre il papà cena con caffè e latte”…
Detto da un comico di Zelig che aveva tanti soldi, avvale ancora di più la tesi che separarsi oggi in Italia è per molti ma non per tutti.
In una società come la nostra, purtroppo, i padri separati in Italia devono farsi i conti in tasca prima di prendere una simile decisione…
E non è forse questa mancanza di libertà?
Il matrimonio non è un contratto! È ben altro e non è giusto che a pagare le conseguenze di una sua risoluzione sia in buona sostanza sempre una parte.
Sono i padri appunto, che spesso oltre alla dignità perdono anche il contatto con i propri figli.
Come può un padre andarsi a mangiare una pizza con il proprio figlio o la propria figlia quando dorme in una macchina e cena con caffè e biscotti?
Forse è il caso di pensarci su!
A presto.