Secondo l’I.S.TA.T., ente pubblico di ricerca, (Istituto nazionale di statistica) sì e le famiglie sono sempre più "single".
Si chiamano “famiglie unipersonali” e rappresenta uno dei fenomeni maggiormente in crescita negli ultimi 40 anni.
Ne fanno parte tutti quei single che, per diversi motivi, non vivono nel nucleo famigliare.
Dietro i termini single e famiglie unipersonali c’è un mondo com'è facile immaginare.
Si può passare facilmente dall'anziano che ha perso il coniuge con cui ha vissuto per una vita intera ed ha figli cresciuti ormai lontani da casa, a giovani e giovanissimi alla ricerca di una propria indipendenza ed autonomia che iniziano a muove i primissimi passi nel mondo che li circonda.
Sono sempre di più le famiglie composte da una sola persona.
Parlando di numeri, basta guardarsi intorno per comprendere che il dato seguente è abbastanza scontato: 1 famiglia su 3 è una famiglia unipersonale!
L’Italia sta diventando sempre più un popolo di anziani.
Ci sono diversi siti come Italia.org dove è semplice controllare dati statici a livello nazionale in tempo reale.
Quello che appare molto evidente è che il numero di nascite rispetto al numero di decessi è sempre inferiore.
Se si incrociano questi dati con una vita media per ogni individuo che inevitabilmente diventa più lunga, è facile comprendere come la maggior parte di questa famiglie unipersonali sia composta da anziani (spesso donne in quanto vivono più a lungo degli uomini e sono più autosufficienti), in pensione, che decidono di restare da soli.
Certo che no! Nella casistica delle famiglie unipersonali rientrano di diritto tantissimi single.
Le famiglie composte da una sola persona, infatti, variano tra:
L’I.S.T.A.T. annovero nella famiglia unipersonale, naturalmente, anche gli stranieri su territorio italiano che, inizialmente, vivono da soli.
In un momento storico dove le donne hanno assunto una nuova identità femminile non più legata necessariamente agli aspetti sociali classici di mamme e/o mogli, è facile imbattersi, specie nelle grandi città, in “eve” indipendenti da tutti i punti di vista.
Ciò è reso possibile da quando alla donna è stata finalmente concessa l’indipendenza economica con l’ingresso nel mondo del lavoro, oltre, naturalmente, all’accettazione della figura della “zitella” (termine dispregiativo che finalmente sta sparendo dal nostro vocabolario).
Sono sempre di più le “nubili” che non hanno voglia di impegnarsi in relazioni serie e che rappresentano una larghissima fetta percentuale delle donne nelle famiglie unipersonali (circa un terzo).
È facile spiegare, con questo, perché molti statici italiani affermano che
“a metà delle donne che appartengono alla generazione del millennio non si sposerà nel corso della sua vita”.
Com'è altrettanto semplice scattare una fotografica che immortali il popolo Italiano sopra i 30 anni.
Su un campione di 43.205 persone troviamo:
che rispecchia quanto precedentemente detto (1 famiglia su 3 è composta da famiglie unipersonali 34% contro 66% se si sommano tra loro gli status diversi dai coniugati).
Se poi consideriamo che tra le famiglie non unipersonali l’I.ST.A.T. ha giustamente considerato anche, ad esempio, quei nuclei famigliari composti da un genitore (magari separato ma non ancora divorziato) ed un figlio, ecco che il numero di Single nel nostro paese cresce vertiginosamente.
Di contro è d’obbligo sottolineare che non tutte le famiglie unipersonali sono composte da Singles in quanto, pur non essendo “istituzionalmente” e “legalmente” impegnati, possono avere delle relazioni sentimentali anche stabili.
La popolazione dei Single in Italia cresce e sta cambiando, da protagonista, la società nella quale viviamo.
Single, stay tuned, stiamo parlando di te!
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In una nazione come l’Italia stiamo da tempo assistendo all'aumento di persone che vivono da sole, lontano dal nucleo famigliare di origine per scelta o perché la vita li ha costretti in questa situazione (single di ritorno).
Negli ultimi 10 anni questo fenomeno sociale è cresciuto del 46% e i single in Italia sono quasi 9 milioni.
È single chi per scelta decide di non avere una relazione stabile e duratura nel tempo per vari motivi.
Il single di ritorno è la persona che ritorna single dopo aver avuto una relazione stabile come:
oltre, naturalmente, a chi ha convissuto per determinati periodi.
I single di ritorno sono una casistica molto vasta, dunque, in cui basta essere un “ex” e non avere una relazione per rientrarvi di diritto.
L’essere single è un fenomeno in crescita esponenziale nel nostro paese per svariati motivi.
Accanto all'uomo o alla donna che decidono di restare single perché reputano che una relazione stabile possa essere d’ostacolo al raggiungimento di obiettivi personali (studio, lavoro come anche passioni varie) c’è infatti una larga percentuale di persone che” vorrei ma non posso”.
In una società italiana sempre più a misura di scapolo, quindi, sono sempre di più le persone che decidono di restare single anteponendo la loro indipendenza al cuore.
Certo, da sempre sosteniamo che i termini Single e Single di Ritorno possono essere fuorvianti ed interpretati male.
Un single, anzi, oggi più di ieri, può tranquillamente avere una vita in cui le relazioni sia sociali sia sessuali sono molto intense e numerose, e questo, senza il minimo distinguo tra sesso, condizione sociale, ecc. ecc.
Quando si immagina un single alla disperata ricerca della sua anima gemella si vede solo una piccola fetta dell’intera torta che compone questo mondo.
Un single può essere una persona felice, che ha libertà di riversare tutto se stesso in ciò che ama senza impedimenti esterni.
Che questo sia il lavoro, la carriera, il volontariato, hobby in generale, non è questo il punto.
Un single è innanzitutto una persona libera che può decidere liberamente come investire il proprio tempo e le sue energie.
Il numero di single aumenta non solo in Italia ma in tutto il mondo e questo dato conferma come sempre più persone decidono di vivere da sole.
L’inversione di tendenza a cui stiamo assistendo è ancora più marcata se si osservano meglio i numeri che compongono questo esercito di persone.
Escludendo i vedovi, le persone sole in Italia sono oltre 5 milioni e di queste la maggior parte sono donne.
Già proprio loro!
Proprio il gentil sesso che da sempre sognava una vita in due.
Proprio le bambine cresciute a pane e coppia che, anni fa, vivano nel terrore di non trovare nessuno .
Proprio quelle donne per le quali restare zitelle significava ricevere un pessimo marchio sociale da cancellare il più presto possibile ad ogni costo.
Le stesse donne che oggi, forti di un’indipendenza conquistata lottando sul campo di battaglia, possono tranquillamente concedersi il lusso di aspettare e nel contempo vivere appieno la propria vita in modo appagante.
Potremmo descrivere il single moderno come una persona
Potremmo descrivere inoltre il single moderno come una persona che preferisce aspettare piuttosto che impelagarsi in relazioni dannose e infruttuose.
Il single moderno sa attendere senza impazienza e frenesia, vive la sua vita con un sano egoismo e guarda da lontano l’ipocrisia e la falsità che contraddistingue molte coppie “a stare insieme per forza”, sopportandosi ed affrontando vite di compromessi e rinunce.
Se libertà significa scelta e responsabilità, per essere liberi occorre innanzitutto che ci siano le condizioni indispensabili.
Nello scenario attuale, purtroppo, non tutti le persone sono economicamente indipendenti e, spesso, in questo caso, la condizione di single è più un’imposizione sociale che una scelta di vita.
In Italia aumenta vertiginosamente il numero di persone che, pur avendo una certa età, sono ancora costrette a vivere con la propria famiglia d’origine a causa di indigenze economiche varie.
Accanto a chi era uscito di casa e vi ritorna perché ha perso il lavoro, troppi under 35 un lavoro non l’hanno mai trovato e, sostanzialmente, non possono fare una scelta.
Oggi sia uomini che donne cercano anche la stabilità economica e, proprio perché le dinamiche sociali sono cambiate e non impongono più la necessità di metter su famiglia per forza, si può attendere che arrivino le condizioni per fare questo passo.
Del resto si fanno sempre meno figli per le stesse ragioni.
Sempre per la stessa ragione, aumentano il numero di coppie che decidono di vivere sotto lo stesso tetto se pur “scoppiate”.
Molti single sono persone sole per necessità e non perché vogliono effettivamente esserlo.
In un Italia, dove anche il corteggiamento ha il suo costo 🙂 , non tutti possono permetterselo oggigiorno!
Servirebbero sicuramente “stipendi più normali”.
Nell'attesa, ragazzi e ragazze, uomini e donne, si consolano al grido di
“Meglio soli che male accompagnati”
come diceva mia nonna, e vivono il proprio presente.
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A presto.
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L'8 Dicembre è sinonimo di Mercatini di Natale per le vacanze quindi mi sono messa alla ricerca di mete non troppo usuali dove troveremmo una marea di gente e code infinite al ritorno in Italia. Chi mi conosce sa benissimo che amo proporvi cose fuori dall'usuale ma eccellenti ,quindi ho scelto il magnifico Lago di Costanza, che abbraccia tre nazioni
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