Questa la scena, a voi commenti e deduzioni
Treno affollato, pochi posti, ormai si sta in partenza, una donna trova un posticino anche abbastanza comodo, oggi una rarità, vicino ad un signore distinto vestito in giacca e cravatta e un po’ accaldato in verità che occupa il posto libero con la sua giacca.
La donna chiede se può sedersi e lui molto prontamente toglie la giacca e con gentilezza la fa passare per sedersi.
L’età delle persone del racconto la possiamo collocare tra i 40 anni e i 50, dato non fondamentale, ma utile.
La donna gentilmente ringrazia, si siede e sistema sul leggio del sedile davanti due piccole e assai leggere buste, e in questo momento scatta l’inizio della seduzione: il signore offre il suo aiuto per collocare sul portabagagli in alto le piccole buste…..eppure è evidente che sono leggerissime e semivuote, ma quello è il primo passo per far sì che la donna risponda ringraziando pur con un semplice no grazie e un sorriso di gradimento.
Si sente qualche sospiro da lui che comincia a parlare invece della sua giacca che spera non si rovini con una piegatura non buona, la donna deve assolutamente intervenire, essendo ‘esperta’, e dice che la giacca sta bene come lui l’ha sistemata.
L’uomo è indubbio che ne ha l’intenzione, ma la donna? Lei fa alcune azioni inequivocabili per troncare, sistema la borsa, fa una telefonata, manda messaggi con cellulare e una volta finite queste operazioni prende un libro e inizia a leggere, ovviamente il caso con il vicino sembra chiuso e il signore non può far altro che registrare una piccola sconfitta restando in silenzio pur se gesticolando un po’ e cercando di farsi notare con impercettibili movimenti del corpo, ma nulla, la donna non apre
il contatto.
Nulla, alla donna non va di essere corteggiata, ma poi qualcosa succede, quando a lei va di iniziare un discorso tutto cambia; lei rimette il libro nella borsa e comincia a guardare le nuvole dal finestrino e lui….finalmente trova l’argomento per riprendere il discorso interrotto: il tempo.
Già, il tempo, il primo vero e unico argomento per intrattenere le persone; avete mai fatto caso che quando non sapete cosa dire con chiunque attaccate a parlare del tempo?
Cosa che fanno con voi anche gli altri, lo si fa sempre e con tutti
Ma torniamo alla nostra coppia.
Oramai i l dialogo è aperto, si parla della temperatura sul treno e si racconta se sul treno che si prende di solito c’è o non c’è l’aria condizionata e così si cominciano a dare informazioni personali sull’orario del treno che si frequenta abitualmente per cui l’idea va ad ipotetici e ‘fortuiti incontri ’, il viaggio continua, altre informazioni verranno date, sulla stazione di partenza e di discesa, sulle letture che si fanno in treno, su piccole abitudini che si hanno e nel frattempo si osserveranno piccoli gesti, si attueranno sottili tentativi di contatto epidermico, fino alla fatidica domanda: le va se qualche volta facciamo un po’ di strada in compagnia prendendo lo stesso treno?
Se le regole sono ancora le stesse di quando l’uomo seduceva, sarà proprio lui a fare questa proposta con voce decisa e dolce, con atteggiamento di sommesso intrigo, e se a lei questo atteggiamento andrà secondo i gusti e i canoni previsti e soprattutto con buon gusto, la risposta non potrà che essere positiva e statene certi che si scambieranno i numeri di cellulare.
Piacevoli ammiccamenti nascosti tra due sedili che nessuno vede, una situazione favorevole se giostrata con educazione, sensibilità e piacevolezza.
Moda di altri tempi?
Penso di no, la tradizione vuole che se la donna accetta le attenzioni maschili è perché è disposta favorevolmente a ricambiarle, tutto sta ad indovinare il momento giusto.